Gli impianti speciali o multistadio nascono per rispondere ai problemi emissivi più complessi e singolari, determinati da caratteristiche fisiche-chimiche particolari, per la tipologia di processo emissivo o per l'ubicazione del punto di emissione o contesto limitrofo. Questi impianti sono frutto di una conoscenza approfondita dei singoli sistemi di trattamento che vengono riprogettati per poter svolgere un'azione sinergica e offrire rese di abbattimento significative, riducendo al minimo oneri gestionali e sottoprodotti.
Nasce così Air-Bryd, una soluzione di mitigazione degli odori assolutamente innovativa perché integra 3 differenti tecnologie: scrubber biologico, filtro chimico-fisico e sistema di rifinizione olfattometrica.
Queste tecnologie, già utilizzate e testate singolarmente in diversi ambiti applicativi con risultati molto soddisfacenti, combinate assieme all'utilizzo di prodotti biologici, permettono di trattare i composti odorigeni a 360°.
L’abilità di progettare un impianto multistadio consiste nel saper sfruttare sapientemente il contributo di ogni unità per ottimizzare gli stadi di abbattimento successivi. La combinazione di tecnologie così differenti consente di oltrepassare i limiti di ciascuna, di ampliarne il range di azione e di fare un passo verso la sostenibilità.
Ad esempio, unire la filtrazione chimico-fisica dell’aria con lo scrubber biologico permette di avere un impianto operativo già nella fase di start up, ovvero nel periodo di acclimatazione dei microrganismi, e di sopperire ad eventuali condizioni di “sofferenza” quest'ultimi per situazioni ambientali sfavorevoli.
Il comparto biologico, per definizione, è ideale per il trattamento di emissioni particolarmente cariche di inquinanti (idrogeno solforato o ammoniaca) che si trovano soprattutto in ambienti quali gli impianti di depurazione delle acque reflue.
Inoltre, i residui del processo biologico che si generano possono essere scaricati direttamente nelle vasche dei depuratori dove vengono installati in quanto non contengono nessuna sostanza incompatibile con i fanghi attivi.
I microrganismi utilizzati sono innocui per l’uomo e per l’ambiente, non patogeni, sicuri, non geneticamente modificati ed appartenenti alla Classe di Rischio Biologico Livello 1.
Il modulo chimico-fisico, dato il suo funzionamento “on-off”, non risente della variabilità dell’effluente all’interno dei limiti di progetto e, in sinergia con il terzo stadio, risulta molto efficace “nell’assorbimento” pressoché immediato di eventuali picchi, dando il tempo allo stadio biologico di adattarsi alle nuove condizioni di lavoro.
La barriera osmogenica che agisce come rifinizione olfattometrica permette di “detergere” le molecole odorigene rimaste senza immettere nell’ambiente sostanze chimiche né prodotti secondari.
I prodotti scelti, diluiti con acqua, sono certificati e assolutamente innocui sotto il profilo del rischio chimico e biologico e ad impatto ambientale praticamente nullo.
L’integrazione tra i tre stadi – biologico, chimico-fisico e di rifinizione – che costituiscono l’impianto garantisce complessivamente rese di abbattimento elevate e permette tempi di sostituzione dei media filtranti molto più lunghi delle standard 8.000 ore tipiche di uno scrubber a secco.
In questo modo, Air-Bryd consente non solo di ridurre i costi di manutenzione e smaltimento, ma anche di impattare in modo minore sull’ambiente evitando la produzione di rifiuti.
L’innovazione è rappresentata non dal porre semplicemente in serie tre impianti, ma di fornire una soluzione integrata dove ciascuno stadio lavora in sinergia con gli altri in un unico processo. Questo approccio ha permesso di offrire layout compatti e semplicità di gestione, in quanto è presente un unico quadro di comando.
Questa tipologia di impianto può essere arricchita da una serie di sensori per il monitoraggio in continuo dei parametri di processo e attraverso un collegamento internet supervisionato da remoto.