Settore
Attività
Ubicazione impianto
Criticità emissiva
Servizio Labiotest fornito
Uno dei principali problemi nella filiera di produzione del prosciutto crudo riguarda la gestione degli scarti derivanti dalla salamoia e dal sale solido.
Questi scarti devono essere destinati ad impianti di trattamento rifiuti, con costi elevati.
Per affrontare questa criticità, il Consorzio del Prosciutto di San Daniele ha realizzato un impianto innovativo per il trattamento e il recupero degli scarti salini. Il progetto ha consentito di trasformare un rifiuto in una risorsa poichè il sale recuperato può essere utilizzato come antighiaccio o come additivo in alcuni settori industriali (ad esempio nelle concerie).
Nello sviluppo di questo progetto è stato coinvolto anche il nostro partner Gesteco che ha fornito un supporto tecnico-specialistico per l’ottenimento delle autorizzazioni ambientali necessarie per realizzare l’impianto di recupero e valorizzazione degli scarti salini.
Il team di esperti di Labiotest si è invece occupato di individuare le soluzioni tecniche più adatte per l’abbattimento degli odori generati dalla lavorazione degli scarti salini derivati dalla produzione del prosciutto crudo.
Poiché in Italia non esistono impianti simili, il cliente ci ha chiesto uno studio preventivo dettagliato sull’impatto odorigeno che il nuovo impianto potrebbe provocare.
Abbiamo quindi analizzato le soluzioni più efficaci per il controllo degli odori e progettato sistemi avanzati per limitare al minimo l’impatto ambientale. L'intera progettazione si è basata su simulazioni e analisi predittive, prendendo in considerazione anche possibili ampliamenti futuri dell’impianto.
L’impianto installato prevede un sistema multistadio composto da:
L’uso combinato di queste tecnologie consente di trattare concentrazioni elevate di inquinanti.
L’area soggetta al trattamento comprende:
La posizione dello scrubber è stata strategicamente individuata il più vicino possibile allocale filtro pressa, punto significatico in termini di emissioni odorigene.
Il sistema di trattamento dell’aria è stato progettato per una capacità di 4.000 m3/h, assicurando una gestione efficace delle emissioni odorigene provenienti dall’area di trattamento.
Il dimensionamento dell’impianto è stato effettuato sulla base:
Questo approccio ha garantito soluzioni mirate per un abbattimento ottimale degli odori.
In considerazione della progettazione basata su analisi predittive, abbiamo previsto la possibilità di aggiungere facilmente uno stadio aggiuntivo di trattamento, come una barriera osmogenica ad ultrasuoni e/o una seconda torre di lavaggio con stadio basico.
Questi interventi, se necessari, potranno migliorare ulteriormente l’efficienza del trattamento degli odori, offrendo flessibilità e adattabilità alle future esigenze dell’impianto.
Questo progetto ha rappresentato per noi una grande sfida, ma anche un’importante opportunità per mettere in pratica la nostra esperienza nella realizzazione di impianti tailor-made per il trattamento degli odori.
Ci ha permesso di dimostrare come l'attenzione agli impatti ambientali, in particolare agli odori degli impianti industriali, sia sempre più un fattore cruciale nella progettazione degli insediamenti produttivi.
Un approccio preventivo consente di ottenere un equilibrio ottimale tra produzione e sostenibilità, garantendo il rispetto delle normative e la tutela del territorio.